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Cattaneo inaugura la 59. Biennale di Venezia Musica
Redacción
El compositor italiano Aureliano Cattaneo (1974) será el encargado de abrir la 59 edición de la Biennale di Venezia Musica con su obra Parole di settembre (2013) para soprano, contratenor, barítono y ensemble, que se basa en textos de Edoardo Sanguineti inspirados a su vez en cuadros de Andrea Mantegna. Parole di settembre cuenta además con una instalación de vídeo de Arotin & Serghei. Los interpretes serán Donatienne Michel-Dansac, soprano, Andrew Watts, contratenor, Otto Katzameier, barítono, y los musicos del Klangforum Wien bajo la direccion de Johannes Kalitzke.
El concierto en el que realizara el estreno italiano de Parole di settembre tendrá lugar el viernes 2 de octubre a las 20.00 en el Teatro alle Tese Arsenale de Venecia.
Cattaneo su Parole di settembre
"S’ispirano ai dipinti di Andrea Mantegna: ci sono la poesia di Edoardo Sanguineti, i video di Arotin & Serghei e la mia musica. Parole di settembre è un lavoro costruito come una serie di scatole cinesi. I tre libri di cui si compone il ciclo possono essere eseguiti separatamente: hanno una duplice struttura formale, nel senso che funzionano autonomamente ma anche costituiscono un unico insieme. Questi tre libri hanno tre voci differenti e tre diversi organici: controtenore e 8 strumenti, soprano e trio d’archi, baritono-basso e 13 strumenti. I tre libri sono legati l’uno all’altro da due madrigali e una frottola in cui le tre voci alla fine cantano insieme a cappella. Le poesie di Edoardo Sanguineti sono 15, con un prologo e un epilogo, e costituiscono già un ciclo. Ciascun componimento consiste di 5 haiku. Ho utilizzato tutte le 15 poesie, impiegandone qualche volta l’intero testo, qualche altra soltanto un frammento, ne ho ricomposto l’ordine oppure le ho montate insieme così da ottenere un unico testo. Ho ricostruito insomma questa passeggiata, ho aggiunto il mio viaggio a quello di Edoardo aprendo un altro dialogo. Alexander Arotin e Serghei Dubin hanno preso Mantegna, Sanguineti e ciò che ho scritto e vi hanno aggiunto il loro viaggio, che guarda alla nascita della prospettiva. Parole di settembre parla di molte cose, connette diversi linguaggi, è un viaggio nella prospettiva. Forse».
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